
“LU Magazine” è la rivista capace di soddisfare la curiosità dei lettori di qualsiasi età.
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Esce nei cinema dal 14 maggio 2025, distribuito da Cattive Produzioni, Il mio compleanno, opera prima di Christian Filippi, con Zackari Delmas, Silvia D’Amico, Giulia Galassi, Simone Liberati, Federico Pacifici, Nicolò Medori e Carlo De Ruggieri. Il regista e il cast del film accompagneranno alcune delle proiezioni lungo lo Stivale. A Roma, il 14 maggio al Cinema Troisi alle ore 19:15 e al Nuovo Cinema Aquila il 16 maggio (ore 21:00, alla presenza del regista, del produttore Leonardo Baraldi e degli interpreti Zackari Delmas, Silvia D’Amico, Giulia Galassi, Simone Liberati e Federico Pacifici), con repliche della proiezione il 17 maggio (ore 21:00) e il 18 maggio (ore 18:00). A Milano proiezione-evento con regista e cast giovedì 22 maggio al Cinema Anteo alle ore 19:15, mentre venerdì 23 maggio è la volta del Cinema Conca Verde di Bergamo (in orario da confermare). L'attrice Giulia Galassi presenzierà quindi una delle proiezioni abruzzesi del 26, 27 e 28 maggio al Ciak City - Cinema Garden di Guardiagrele (Chieti). Due le proiezioni nel brindisino: il 28 maggio al Cinema Teatro Italia di Carovigno alle ore 20:30 e il 29 maggio al Cinema Tex di San Vito dei Normanni per il matinée e alle ore 20:00. Infine, sabato 31 maggio, in orario da confermare, la proiezione al Nuovo Cinema Eden di Brescia.
Il mio compleanno, un progetto sviluppato e prodotto nell’ambito della dodicesima edizione della Biennale College Cinema della Mostra del Cinema di Venezia, è prodotto da Leonardo Baraldi per Schicchera Production in associazione con Media Flow e con Vivendi main sponsor. Sceneggiato dallo stesso regista con Anita Otto, Il mio compleanno vanta le musiche originali composte dai Meganoidi, la direzione della fotografia affidata a Matteo Vieille Rivara, mentre i costumi sono firmati da Maya Gili, le scenografie da Alessandra Galletta e il montaggio è di Tommaso Marchesi, con la supervisione di Gianluca Scarpa.
Il film racconta di Riccardino, prossimo a compiere 18 anni nella casa famiglia in cui vive. Da quattro anni è stato separato dalla madre, una donna con forti disturbi di personalità. Nonostante la premurosa e attenda guida della sua educatrice, che desidera per lui un futuro al sicuro nella casa famiglia, Riccardino decide di scappare per raggiungere sua madre e vivere con lei. La sua illusione presto si trasformerà in un’amara realtà e Riccardino dovrà fare una scelta difficile.
Presentato in anteprima mondiale nella sezione Biennale College Cinema alla 81a Mostra del Cinema di Venezia, Il mio compleanno ha partecipato a numerosi festival, vincendo vari premi. Tra questi, ad Alice nella Città 2024 la Menzione Speciale "Unita" Under 35 Migliore Interprete Panorama Italiano (a Zackari Delmas), la Menzione Speciale Panorama Italia e il Premio "RB Casting" Migliore Giovane Interprete Italiano (a Zackari Delmas), il Premio Miglior Attore (a Zackari Delmas) al Premio Fabrique du Cinema - Fabrique du Cinema Award 2024, il Premio SNCCI al Festival del Cinema Spirituale Tertio Millennio 2024. Quindi, i tre premi al Festival del Cinema Città di Spello 2025: Premio Anac come Miglior Film, Premio Miglior produzione esecutiva (a Leonardo Baraldi) e Premio Miglior sonoro in presa diretta (a Stefano Marino) e il Premio “Jorge Garcia Badaracco - Fondazione Maria Elisa Mitre” come Miglior Lungometraggio a Lo Spiraglio - Film Festival della Salute Mentale 2025.
Sarà al cinema dal 27 marzo, il thriller/noir interamente girato ed ambientato in Puglia, W Muozzart!, diretto da Sebastiano Rizzo, Selezione ufficiale del Bif&est Bari nella categoria A Sud e che sarà presentato in anteprima mondiale domenica 23 marzo alle ore 21.30 all’AncheCinema di Bari, alla presenza della produzione, del regista e del cast.
Il film, regia di Sebastiano Rizzo, soggetto e sceneggiatura di Beppe Cino, con Michele Venitucci, Clara Ponsot, Dante Marmone, Ivano Picciallo, Antonella Genga, Luciano Montrone, Totò Onnis, Sebastiano Rizzo; prodotto da Serena Porta per Kraken srl, produttore esecutivo Corrado Azzollini, distribuito da Draka Distribution, è realizzato con il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020.
Una storia di formazione e di passaggio, da un modello di società quasi grottesca, nella sua chiusura in logiche ataviche, dove sopravvivere richiede necessariamente la sopraffazione dell’altro, verso una visione della vita dove cambiare è forse possibile, nel desiderio profondo di salvare quel Mozart che custodiamo in fondo alla nostra anima e ai nostri ricordi.
“Una storia ispirata ad una citazione di Antoine de Saint-Exupéry: “...in ciascuno di noi c’è un Mozart assassinato…”…La narrazione non offre una speranza generica – sottolinea Sebastiano Rizzo - ma traccia un percorso verso il cambiamento, enfatizzando l'importanza di scoprire il nostro "Mozart" interiore, prima che sia troppo tardi”.
Il film uscirà al cinema il 27 marzo con la Draka Distribution di Corrado Azzollini. Media partner TeleNorba.
Sinossi
“In ognuno di noi... c’è un Mozart assassinato!”
Tutto nel corso di una giornata. Tommaso, pesce piccolo della criminalità e Justine, una ragazza francese sulle tracce del suo ex, si incontrano per caso in una stazione di servizio.
Una scritta campeggia nel bagno “... Muozzart assassiné!”. I due finiscono per viaggiare insieme verso Giovinazzo (Puglia), paese d’origine di Tommaso e dell'ex di Justine. Lei in cerca, lui in fuga, si ritroveranno coinvolti l’una nelle vicende dell’altro, fino alla notte, in quella stessa stazione di servizio. Nel buio qualcuno spara. Perché a volte, per sopravvivere, bisogna avere almeno due facce e due verità.
È tutto pronto per la quinta stagione di “Mare Fuori”. La messa in onda ufficiale della serie tv è prevista per il 26 marzo su Rai 2, ma gli appassionati potranno avere un'anteprima esclusiva su RaiPlay dal 12 marzo, l’intero box set dal 26 marzo. Le prime sei puntate saranno disponibili in streaming, permettendo ai fan di immergersi nei nuovi sviluppi e nelle sfide che i protagonisti, i ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Napoli, dovranno affrontare.
L’adolescenza, con tutte le scoperte che la rendono difficile e magica, resta la principale protagonista dei 12 episodi della quinta stagione. Nuovi personaggi varcheranno le soglie dell’Ipm di Napoli. Ragazze e ragazzi con storie difficili alle spalle che si troveranno a interagire e talvolta a scontrarsi con le vecchie conoscenze che gli spettatori hanno imparato ad amare in questi anni.
L’Istituto Penale per i Minorenni accoglie nuove ragazze e nuovi ragazzi, anche da regioni diverse dalla Campania. L’amicizia e l’amore prendono spazio, leniscono il dolore per la segregazione e scaldano anche il cuore degli adulti, finora intenti a svolgere il proprio ruolo di controllo e contrasto alla delinquenza, poi coinvolti da avvenimenti inaspettati che li costringono a mettersi in gioco.
Al cinema dal 27 febbraio arriva Away il primo lungometraggio del regista e animatore Gints Zilbalodis, giovane talento lettone, candidato agli Oscar 2025 con il suo ultimo capolavoro Flow - Un mondo da salvare (nomination com Miglior Film straniero e Miglior Film d'Animazione).
Zilbalodis dichiara "Il tema principale di Away riguarda la connessione con le persone"; un tema quanto mai attuale e ancor più interessante, quando affidato a 75' di storia con un solo essere umano, un ragazzo e il suo compagno di viaggio, un uccellino.
Away è stato selezionato e premiato nei maggiori festival di animazione di tutto il mondo tra cui Annecy, Anima Mundi, Animest, Shangai International Film Festival, Tokyo International Film Festival, Cinéast, London International Animation Festival. Il film, prodotto d Bilibaba, arriva al cinema il 27 febbraio, distribuito dalla Draka Distribution di Corrado Azzollini.
Sinossi: Il viaggio straordinario di un ragazzo in un mondo tra sogno e realtà, nel quale riecheggia solo la voce della natura.
Raccontato in quattro capitoli, la storia segue il viaggio di un ragazzo attraverso una terra misteriosa, mentre un implacabile spirito oscuro lo insegue. Lungo il viaggio, in sella ad una moto, il ragazzo scopre che la terra nella quale è finito è un’isola; in mezzo agli animali, tra aridi deserti e splendide foreste, riflette sui possibili modi in cui sia finito in questi luoghi, senza mai far udire la sua voce ma lasciando che sia la natura a farsi ascoltare. In parte sogno, in parte realtà, questo viaggio diviene riflesso del processo creativo del film stesso, un’avventura emozionante, lungo l’universale necessità di trovare connessioni con ciò che ci circonda e forse con noi stessi.
Nella serata di oggi, giovedì 13 febbraio, sarà premiata la luminosa carriera di Iva Zanicchi che, con la sua inconfondibile voce, ha scritto pagine importanti ed indimenticabili della storia della canzone.
Iva Zanicchi che, con undici partecipazioni, ha collezionato tre vittorie al festival di Sanremo, nel 1967 con Non pensare a me, nel 1969 con Zingara, nel 1974 con Ciao cara come stai, torna sul palco che l’ha vista “nascere” artisticamente con un medley di questi celebri brani.
Una donna sorprendente e sagace, una vera mattatrice che ha saputo stregare intere generazioni conservando la sua cristallina personalità, rimanendo Iva molto più che “Diva”.
“Non me lo aspettavo, sono commossa e grata a Carlo Conti per questo Premio perché non credo di essere l’unica a meritarlo. Quest’anno sono sessant’anni di carriera e non mi sembra vero! Dedico questo premio a mia madre che con sacrifici inimmaginabili, ha lottato fin dall’inizio perché potessi realizzare il mio sogno e a Fausto, il mio amato Pippi. Lo sento tanto vicino a me e sono certa che anche in questo caso, si commuoverà, come sempre, nel sentirmi cantare. Un grazie speciale anche a mia figlia Michela che mi produce e, qualche volta, mi fa da madre con la sua attenzione e la sua ponderatezza. Un Premio importante di cui fare tesoro e che credo sia meglio ricevere da viva che da morta, come dice mia figlia! Ho ancora tante cose da realizzare, un nuovo disco e magari qualche cosa in Tv che non vedo l’ora di condividere”. Iva
Stadio San Siro, 19 luglio 1980. Non era mai successo prima nella storia della musica che un artista si esibisse in 15 stadi di seguito nel giro di un mese. Gianni Minà insegue Edoardo Bennato lungo il tragitto verso il palco di San Siro nella data conclusiva di questo tour da record .
“Hai paura?”, domanda il giornalista tra i più amati, cronista di vita. “Ho paura che non si divertano e che io non mi diverta”, risponde l'artista, tra i più grandi cantautori di sempre, ribelle e anticonformista, tra i primi a fare del rock in Italia.
Scena successiva. Riflettori accesi, stadio gremito, Bennato imbraccia la chitarra ed emozionato si avvicina al microfono: “Voi mi vedete su un palco, con l’adesione di tanta gente attorno tra gli applausi e pensate che io sia sempre io, in ogni circostanza sicuro di me. Invece vi assicuro, ve lo confesso, ho un sacco di paure, perplessità, di dubbi, né più né meno. Questa è una canzone di speranza”.
E parte L’isola che non c’è.
Inizia con queste immagini il grande racconto della carriera di Edoardo Bennato nel documentario “Sono solo canzonette”, presentato da Rai Documentari e Daimon Film, diretto da Stefano Salvati e prodotto da Raffaella Tommasi per Daimon Film, che andrà onda il 19 febbraio su Rai1, in prima serata.
Edoardo Bennato, artista ribelle, pirata del rock made in Bagnoli, punto di riferimento dell’anticonformismo musicale e ideologico, è stato il primo a portare il rock e il blues nel cantautorato italiano.
Per la prima volta al mondo - nel lungometraggio che ripercorre le tappe salienti di un vita e una storia controcorrente - viene utilizzata l’intelligenza artificiale per ricostruzioni legate al passato in assenza di documentazione visiva.
I primi passi nella musica da piccolissimo con il Trio Bennato - formato insieme ai fratelli Giorgio ed Eugenio, grazie alla madre Adele che li ha fatti studiare e appassionare; il soggiorno a Londra, dove ha iniziato a esibirsi come one-man-band, suonando contemporaneamente, chitarra, kazoo e batteria a pedale; un’esperienza che gli ha permesso di sviluppare uno stile musicale unico, influenzato dai grandi del blues e del rock ma contaminato da accenti della musica mediterranea. E poi gli incontri, la testardaggine, i trasferimenti a Roma, successivamente a Milano, i primi passaggi in televisione con Lucio Battisti, la lunga gavetta in attesa dell’exploit: una vita schizofrenica, fuori controllo, a tratti fuori rotta per trovare la rotta giusta, quella che ha portato Edoardo ad essere amato da un pubblico sempre più vasto, anno dopo anno, fino ai giorni nostri.
Nell’ottica di ribellione rispetto ai canoni della musica italiana degli anni ‘70 e ‘80, Bennato ha iniziato a utilizzare musica classica ‘rossiniana’ nei suoi pezzi punk/rock, adeguandoli in un connubio ‘improbabile’ a quei tempi, ma definendo quella originalità che ben viene rispecchiata nel documentario. Influenzato da grandi del rock e del pop, Bob Dylan in primis, e dalle sonorità della musica mediterranea e partenopea, Edoardo Bennato ha creato uno stile del tutto personale, quello “bennatiano”.
Un Peter Pan “impertinente”, allergico a ogni etichetta, un sovversivo della musica, un provocatore che ha scritto e composto assoluti capolavori diventati pietre miliari della musica italiana; canzoni che ritroviamo nel lungometraggio nelle versioni live e colonna sonora, frammenti di musica che si contrappongono ai dialoghi, trattati in modo attento e scrupoloso, tante testimonianze di chi ha subito il fascino e l’influenza dello stile di Bennato.
Nel racconto della grande storia di Bennato in “Sono solo canzonette” si inseriscono le voci di artisti, giornalisti e amici che hanno trovato in lui un punto di riferimento, artistico e ideologico, che riconoscono il valore e il talento di voce e musica fuori dal coro: come, in ordine di apparizione, Jovanotti, Paolo Conte, il fratello Eugenio, Carlo Conti, Mogol, Ligabue, Marco Giallini, Max Pezzali, Neri Marcorè, Leonardo Pieraccioni, Clementino, Dori Ghezzi, Alex Britti, Leo Gassmann; e, inoltre, gli interventi di Carlo Massarini, Giancarlo Leone, Paolo Giordano e Stefano Mannucci. Le interviste hanno contribuito a ricostruire non solo la storia dell'artista ma anche gli aspetti culturali degli anni ‘70, ’80 e ‘90, attraverso i suoi testi graffianti, canzonatori, ironici e beffeggianti, la sua musica così rivoluzionaria, attuale sotto qualsiasi punto di vista e interpretazione.
In “Sono Solo Canzonette” si è esercitato un controllo capillare del testo narrativo; il dato innovativo si è tradotto nella dimensione ‘altra’ di un documentario – nello stile tipico dei commercial anglosassoni e asiatici - in cui le interviste non hanno rappresentato la partenza e il fine ultimo del progetto, bensì il punto di partenza e di dipanamento di una vita umana e artistica votata alla ricerca continua sia nei testi, che nella musica, intervallati a immagini, videoclip, video di backstage, materiale di archivio delle Teche Rai, foto private e di grandi concerti, molte delle quali inedite di proprietà di Bennato.
“Sono solo canzonette” è la storia unica di un giovane che non si è mai arreso, ha continuato a inseguire il suo sogno con la chitarra in mano senza piegarsi a nessuna logica, se non la sua, fino a diventare dopo 10 anni di dinieghi da parte di tutte le case discografiche il numero uno del rock italiano, indiscusso precursore, trascinando con sé ‘gli amici di quartiere’, quei ragazzini napoletani che abitavano nel suo stesso palazzo di Bagnoli e che sono rimasti con lui sempre, fino ad oggi: Franco De Lucia, Giorgio Darmanin, Massimo Tassi, ognuno di loro ha ricoperto e ricopre ancora oggi un ruolo fondamentale nella carriera di Edoardo, professionisti e amici, che hanno scoperto mestiere al suo fianco.
“FolleMente” è il nuovo film diretto da Paolo Genovese che racconta la storia di un primo appuntamento. La commedia, al cinema dal 20 febbraio, vanta un bel cast artistico: Claudio Santamaria, Vittoria Puccini, Edoardo Leo, Marco Giallini, Claudia Pandolfi, Rocco Papaleo, Pilar Fogliati, Emanuela Fanelli, Maria Chiara Giannetta, Maurizio Lastrico.
Un classico scenario romantico, ma con una svolta unica: attraverso i pensieri dei protagonisti, vediamo come le diverse personalità che abitano la loro mente interagiscono tra di loro. Nel corso del film, ogni aspetto della loro psiche, dalla razionalità alla follia, dall'istinto alla romanticismo, prende vita discutendo, litigando, gioendo e commuovendosi nel tentativo di prevalere e guidare la decisione finale.
Il risultato è un affascinante gioco psicologico che ci svela i misteriosi meccanismi che ci fanno agire, riflettere e scegliere. Una commedia romantica che non solo esplora il cuore dei protagonisti, ma anche il caos e la bellezza della nostra mente, sempre in bilico tra desideri contrastanti e decisioni cruciali.
Torna su Rai 1 per sette puntate, a partire da sabato 11 gennaio, “Ora o mai più” con al timone Marco Liorni. La formula di “Ora o mai più” - non solo un programma di musica, non solo un talent - non cambia, anche se si arricchisce di nuovi elementi e sorprese.
Marco Liorni, amatissimo conduttore e padrone di casa, offre una grande occasione di riscatto a otto cantanti, portandoli di nuovo alla ribalta di una grande prima serata della Rai.
Otto cantanti che sono stati protagonisti, in un passato più o meno recente, di una stagione di successo, gli interpreti di una hit, di un brano che tutti hanno cantato e che è rimasto impresso nella memoria, che ha raggiunto le vette delle classifiche e del gradimento popolare, e poi, per i più diversi motivi, - da quelli più personali a quelli professionali, - sono stati trascurati dal mercato, sono entrati in una zona d'ombra da dove hanno faticato a riemergere, con “Ora o mai più” hanno la possibilità di tornare al grande pubblico, di cantare i loro successi e far parte di una gara che premia il vincitore ma gratifica, con un ritorno di popolarità, tutti i partecipanti.
Il programma, tutto italiano, prevede una vera e propria gara tra gli otto protagonisti, assistiti e al contempo giudicati da altrettante icone della musica leggera italiana, cantanti che li sostengono, li indirizzano, li coinvolgono in una nuova avventura all'insegna del successo.
Gli otto "Maestri" sono chiamati non solo a supportare i cantanti in gara, a dare loro indicazioni e suggerimenti e ad affiancarli nell'interpretazione di inediti duetti dei loro successi, ma anche a valutare le loro performance esprimendo il proprio giudizio.
Le dinamiche dei rapporti che si accendono tra gli “allievi” in gara, tra i “maestri” che li sostengono e tra ogni singolo “allievo” e il proprio “maestro”, diventano parte dello show, dando vita a vivaci e imprevedibili confronti tra tutti questi protagonisti della musica italiana.
Alla valutazione degli otto Maestri si aggiunge, questa volta, anche il voto Social del pubblico, che potrà attribuire le sue preferenze ai propri beniamini.
I protagonisti del programma si sfidano a suon di canzoni, interpretazioni e duetti, tutti rigorosamente dal vivo, supportati dall'orchestra diretta dal Maestro Leonardo De Amicis.
Gli otto cantanti in gara (con i loro successi) sono: Anonimo Italiano – “Anche questa è vita”; Matteo Amantia degli Sugarfree - "Cleptomania"; Antonella Bucci - "Amarti è l’immenso per me" (con Eros Ramazzotti); Carlotta - "Frena"; Pierdavide Carone - "Di notte"; Loredana Errore - "Ragazza occhi cielo"; Pago - "Parlo di te"; Valerio Scanu - "Per tutte le volte che…”.
Gli otto Maestri, otto eccellenze della musica leggera italiana sono: Alex Britti, Gigliola Cinquetti, Riccardo Fogli, Marco Masini, Rita Pavone, Patty Pravo, Raf, Donatella Rettore.
“Ora o mai più”, prodotto da Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Ballandi, è un programma nato da un’idea di Carlo Conti, Emanuele Giovannini, Pasquale Romano, Leopoldo Siano e scritto da Marco Liorni, Sergio Rubino, Paolo Biamonte, Simone Di Rosa, Rossella Rizzi. Il capo progetto è Eleonora Iannelli. La regia è di Stefano Mignucci. Dirige l'orchestra il Maestro Leonardo De Amicis.
Dopo aver già selezionato i primi 6 semifinalisti di Sanremo Giovani, Grelmos, Mazzariello, Mew Selmi, Settembre e Tancredi, 6 nuovi artisti sono pronti a scendere in campo per conquistare, attraverso il meccanismo della sfida diretta, 3 posti per la semifinale di Sanremo Giovani del 10 dicembre in onda in seconda serata su Rai 2 e Rai Radio2.
In questo terzo appuntamento, presentato da Alessandro Cattelan e in onda martedì 26 novembre in seconda serata dalla Sala A di via Asiago, dedicato alla selezione delle Nuove Proposte per il Festival 2025 si confronteranno Alex Wyse con il brano Rockstar, Arianna Rozzo con J'adore, Bosnia con Vengo dal sud, Cosmonauti borghesi con Aurora tropicale, Giin con Tornare al mare, Nicol con Come mare.
A giudicarli la Commissione musicale composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia - insieme ai "giurati fuori onda" Carlo Conti e Claudio Fasulo - Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time.
Solo al termine dei 4 appuntamenti, in onda ogni martedì in seconda serata fino al 3 dicembre, si conosceranno i 12 protagonisti della semifinale del 10 dicembre.
Alla puntata conclusiva del 18 dicembre su Rai 1 accederanno soltanto in 6, mentre 2 giovani finalisti saranno espressi da Area Sanremo.
Autobiografia immaginaria e poetica di Alfonso Maria de' Liguori, autore della celebre "Tu scendi dalle stelle". Il docufilm “Il Santo di carne” di Giuseppe Alessio Nuzzo con protagonista Enrico Lo Verso arriva nei cinema dal 5 dicembre.
Nella vicenda di finzione, ambientata a cavallo tra il 1600 e il 1700, irrompono numerosi personaggi tra cui la suora Maria Teresa de’ Liguori interpretata da Giovanna Sannino (Mare Fuori, Come Romeo e Giulietta), in suggestive scene girate con abiti d’epoca tra il Duomo di Napoli, via dei Tribunali, a Scampia, e nell’Archivio di Stato.
Liberamente ispirato alla lettera pastorale del 1° agosto 2014 “In Dialogo con Sant’Alfonso” scritta da Sua Eccellenza Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale della Campania, l’opera ripercorre in sette atti cronologici le fasi salienti della vita del santo.
Ad accompagnare il racconto la voce narrante in prima persona e l'interpretazione di Enrico Lo Verso, e le canzoni "Quando la felicità non la vedi, cercala dentro" e "Stabat mater" di Enzo Avitabile, cantautore con due David di Donatello, che ha concesso i brani a titolo gratuito per devozione a Sant'Alfonso.
La colonna sonora originale è a cura dei compositori del Dipartimento di Musica Applicata del Conservatorio "Francesco Venezze" di Rovigo con la direzione artistica del Premio David di Donatello Marco Biscarini.
“Il Santo di Carne” è scritto dallo stesso Nuzzo con Mariadiletta Coco, prodotto da Giuseppe Piccolo e Giovanni La Montagna con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Campania e Film Commission Regione Campania nell’ambito delle “Nuove Strategie per il cinema in Campania 3” in distribuzione internazionale con London Movie Ltd e con la collaborazione del Liceo Alfonso Maria de’ Liguori e Diocesi di Acerra.
Sinossi: Un’autobiografia immaginaria, un viaggio poetico tra vicenda terrena, opere, testimonianze e lascito spirituale di Alfonso Maria de’ Liguori raccontata in prima persona, interpretato da Enrico Lo Verso. Attraverso ricostruzioni storiche a cavallo tra il 1600 e il 1700 e interviste raccolte dal regista Giuseppe Alessio Nuzzo nell’arco di anni di studio laico sulla sua figura, il documentario delinea il ritratto non solo del Santo ma anche dell’Uomo, cercando di risolvere il mistero di questa personalità così importante e studiata per l’orientamento della Chiesa Cattolica, per la teologia, l’arte e la musica, a partite dal suo “Tu scendi dalle stelle”, ma ancora così poco conosciuta.
Sarà Alessandro Cattelan a condurre i cinque appuntamenti di “Sanremo Giovani”, in seconda serata su Rai 2, dal 12 novembre al 10 dicembre. Quest’anno il viaggio verso Sanremo 2025 per le nuove proposte sarà un vero e proprio talent, che inizierà in tv a novembre con “Sanremo Giovani” per conoscere e selezionare i talenti emergenti che sognano di arrivare ad esibirsi sul palco del Teatro Ariston.
Alessandro Cattelan accompagnerà i giovani artisti, che saranno valutati dalla Commissione Musicale durante le puntate, e racconterà il loro percorso, fatto di sfide, successi ed eliminazioni, fino alla finale di “Sanremo Giovani - Sarà Sanremo” del 18 dicembre.
Ma l’impegno di Alessandro non finisce qui: a febbraio, infatti, condurrà il "Dopofestival", che - come già annunciato dal Direttore Artistico Carlo Conti - tornerà sugli schermi di Rai 1 dall'11 al 14 febbraio, alla fine di ogni serata del festival.
Negli studi televisivi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma tutto è pronto per il terzo appuntamento con Carlo Conti e il suo ‘Tale e Quale Show’, il varietà di Rai1 in onda venerdì 4 ottobre alle 21.25. Undici gli artisti pronti a conquistare il pubblico in studio e a casa: nella scorsa puntata ha trionfato Verdiana, con la sua interpretazione di ‘All by myself’ di Celine Dion, mentre al secondo e terzo gradino del podio si sono piazzati Kelly Joyce e Simone Annicchiarico.
Cosa accadrà nella terza serata? Annicchiarico sarà Renato Zero, Massimo Bagnato vestirà i panni di Julio Iglesias, Thomas Bocchimpani avrà le sembianze di John Travolta, Feisal Bonciani imiterà Lionel Richie, Kelly Joyce interpreterà Diana Ross, Justine Mattera si trasformerà in Rita Pavone, Giulia Penna si metterà alla prova con Anna Tatangelo, Roberto Ciufoli ricorderà il mito di Enzo Jannacci, Amelia Villano dovrà vedersela con Miley Cyrus, Verdiana proverà il bis con Lady Gaga e Carmen di Pietro sarà Paola "o" Chiara (con chi farà coppia?).
Come di consueto, le performance saranno valutate da una giuria composta da Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Alessia Marcuzzi, ai quali si uniranno due giudici di eccezione: Enrico Brignano e Pupo, che arricchiranno il programma con la loro esperienza e la loro ironia. Dietro le quinte, un team di esperti lavora invece senza sosta per garantire il massimo della qualità in ogni trasformazione: costumisti, truccatori, parrucchieri e coreografi preparano gli Artisti per tutta la settimana, affiancati dai vocal coach Maria Grazia Fontana, Dada Loi, Matteo Becucci e Antonio Mezzancella, e dalla actor coach Emanuela Aureli.
Il pubblico da casa potrà partecipare attivamente, scegliendo le esibizioni preferite attraverso i social network Facebook e X. “Tale e Quale Show” è prodotto dalla Direzione Intrattenimento Prime Time in collaborazione con Endemol Shine Italy.
Prende il via, domenica 15 settembre alle 14.00 su Rai 1, in diretta dagli ‘Studi Rai Fabrizio Frizzi’, l’edizione 2024/25 di “Domenica In”, condotta anche quest’ anno da Mara Venier.
Per la popolare e amatissima conduttrice sarà la 16° volta alla conduzione della trasmissione (la sua prima edizione è stata quella del 1993/94) e la settima consecutiva.
La formula di “Domenica In” 2024/25 si presenta con tante novità, a partire dallo studio che avrà una scenografia completamente rinnovata, in grado di valorizzare al meglio i diversi momenti di spettacolo e di intrattenimento di uno dei programmi più popolari e longevi della Rai.
Non mancheranno le celebri e richiestissime interviste ‘One-to-One’ di Mara Venier, ormai un elemento centrale e imprescindibile per il successo del programma.
Un ampio salotto con vista sui tetti di Roma ospiterà lo spazio dedicato all’approfondimento del tema della settimana, fatti di cronaca, eventi di particolare interesse e importanza sociale o anche argomenti più leggeri di costume e di spettacolo.
Non mancheranno ospiti prestigiosi del mondo della musica e dello spettacolo, che potranno esibirsi in una nuova zona dello studio dedicata appositamente alle performance musicali.
Altra novità, un gioco telefonico denominato ‘Mara 500+’, che coinvolgerà il pubblico da casa in un nuovo quiz a premi basato su filmati e momenti di repertorio che rievocheranno le oltre 500 puntate di “Domenica In” condotte da Mara, ma anche le tante edizioni del popolare contenitore domenicale che si sono susseguite dal 1976 ad oggi.
In studio anche una band di 8 elementi, diretta dal maestro Stefano Magnanensi, pronta ad accompagnare le esibizioni ‘live’ dei vari ospiti che sceglieranno “Domenica In” per presentare in anteprima i loro album e i loro tour.
E poi un nuovo corpo di ballo, composto da 8 ballerini, che interverrà in alcuni momenti della puntata, per sottolineare o accompagnare, con coreografie studiate ad hoc, i vari momenti dello spettacolo.
Carlo Conti, nella sua qualità di direttore artistico e conduttore, ricomincia da quattro dopo i suoi 3 Festival vincenti (edizioni 2015/2016/2017). Il Regolamento della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo che andrà in onda, in diretta su Rai 1, dall’11 al 15 febbraio 2025 è on line.
Queste le principali novità del Festival targato Conti:
Passando all’analisi delle singole serate, nella prima (il martedì) si esibiranno i 24 Campioni in gara e le canzoni verranno votate dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web.
Durante la seconda serata (il mercoledì) si esibiranno 12 Campioni, che saranno votati dal pubblico - attraverso il Televoto - e dalla Giuria delle Radio, ciascuno con un peso pari al 50%.
Per le Nuove Proposte, si affronteranno 2 artisti in una prima semifinale, giudicati invece dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio, determinando così il primo finalista.
Identico il meccanismo e lo svolgimento della terza serata (il giovedì), in cui avrà luogo anche la seconda semifinale tra le altre 2 Nuove Proposte, individuando così il secondo “giovane finalista”.
La quarta serata (il venerdì) sarà dedicata alle “Cover”: i cantanti in gara, affiancati da un artista Ospite, re-interpreteranno una canzone edita, tratta dal repertorio italiano ed internazionale.
Le cover saranno valutate da tutte e tre le giurie: Televoto del pubblico, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale rispettivamente del 34, 33 e 33%, dando luogo ad una autonoma classifica di Serata dei 24 Artisti. Il primo classificato sarà il vincitore della Serata delle Cover.
Sempre nella quarta serata, si svolgerà la finale per la categoria Nuove Proposte fra i due contendenti qualificatisi nelle serate precedenti. Le 2 canzoni/artisti saranno votate dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio, sempre con peso rispettivamente del 34, 33 e 33% sul risultato complessivo della votazione.
Nella finalissima della quinta serata (il sabato) verranno dapprima eseguite nuovamente le 24 canzoni in gara, che saranno votate dalle 3 Giurie ancora una volta con un peso di Televoto 34%, Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33 e Giuria delle Radio 33%.
Il risultato di questa votazione sarà sommato a quello delle votazioni nella Prima Serata e al risultato congiunto delle votazioni nella Seconda e Terza Serata, al fine di determinare una media percentuale delle votazioni e quindi una classifica delle 24 canzoni/Artisti in gara.
Le canzoni/Artisti nelle prime 5 posizioni in classifica verranno comunicate senza ordine di piazzamento.
Dopodiché, riproposizione delle 5 canzoni finaliste e nuova votazione - con stesse modalità per le tre Giurie. Il risultato di questa nuova votazione in Serata sarà sommato al risultato complessivo delle precedenti votazioni (Prima Serata, Seconda e Terza Serata, Quinta Serata), così come risultante nella classifica generale parziale stilata in Serata, al fine di determinare una nuova media percentuale delle votazioni riferite alle 5 canzoni/Artisti e quindi una classifica finale delle stesse 5 canzoni/Artisti, così da incoronare il vincitore della 75ª edizione del Festival della Canzone Italiana.
Queste alcune delle più rilevanti novità del regolamento di Carlo Conti, che non cambia la sua filosofia: la musica, le canzoni al centro dello spettacolo e la ricerca di talenti, in un dinamico e divertente show televisivo.
Lo slogan dei festival di Carlo resta lo stesso: Tutti cantano Sanremo!