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Federico Quaranta è pronto a partire per un nuovo viaggio alla scoperta dell’Italia, delle storie e dei personaggi che rendono il nostro Paese un posto unico nel mondo. A partire dal 25 marzo alle 12 prenderà il via su Rai1, “Linea Verde Start” il viaggio alla scoperta dell’arte del saper fare, per otto puntate durante le quali Federico Quaranta incontrerà i protagonisti della sapienza artigiana italiana, un susseguirsi di racconti dove la testa, le mani e il cuore trovano la loro sintesi. Un microcosmo tanto antico quanto moderno, dove la tradizione incontra l’innovazione, dove i dialetti dei nostri territori parlano al mondo. Ogni puntata un viaggio nuovo, in un territorio, una regione diversa, seguendo quel binario, in equilibrio tra le bellezze naturalistiche più nascoste e la maestria artigianale. Si parte sabato 25 marzo alle 12.00 su Rai 1 con il racconto di Lecce.
«Sarà un viaggio molto profondo – racconta il conduttore - dentro le botteghe artigiane, che sono, per quanto riguarda il nostro Paese, l’architrave di tutto ciò che il mondo ci invidia. L’artigianato tiene vivo il fondamento culturale, i centri storici, le città di provincia, mantiene quel passaggio generazionale tra padre e figli. Un artigiano gestisce la propria attività come un buon padre di famiglia pensando a ciò che deve fare affinché i propri figli, i propri dipendenti possano avere un futuro. Non pensa al proprio successo personale. E fa in modo che la sua azienda, la sua bottega possa durare nel tempo. È l’elemento stesso della sostenibilità, termine che vuol dire “far durare”. Il programma è in collaborazione con Confartigianato, ed entriamo nelle botteghe degli artigiani, che sono un presidio culturale vivente. Pier Paolo Pasolini diceva che se si interrompe il passaggio che, come la corrente di un fiume, porta la sapienza dal padre al figlio avviene un depauperamento fatale per la cultura dell’intera comunità, dell’intero paese. Gli artigiani mantengono questo ed è un presidio che ci permette di mandare avanti il Made in Italy. In molti paesi se non ci fosse la bottega artigiana non esisterebbe la coesione attorno alla piazza principale del paese, intorno al campanile. La Rai è la prima azienda culturale del paese e per far cultura deve raccontare i luoghi dove la cultura si mantiene, si propaga. Grazie anche al nostro vice direttore Angelo Mellone che crede in questi progetti, è questa un’operazione che cerchiamo di attuare. Esiste la cultura alta e quella della terra, che non è bassa, è popolare: che altro non è che quella che i grandi letterati trascrivono in bella ma l’origine è in ciò che viene mantenuto nel passaggio della tradizione, nel cambio generazionale. Noi raccontiamo la cultura della terra, dei luoghi e dei lavori».
Quello di “Linea Verde Start” per Federico Quaranta non sarà il solo appuntamento del sabato mattina. Fino al 29 aprile, continueremo a vederlo alla conduzione delle nuove puntate “Il Provinciale”, un programma di successo, approdato da questa stagione su Rai1 dopo l’ottimo riscontro di pubblico con cui ha esordito nel 2020 su Rai2. In onda subito prima di “Linea Verde Start”, alle 11.20 (e in versione estesa la domenica alle 14 su Rai2), in ogni puntata Federico Quaranta va alla scoperta di territori poco conosciuti, dell’anima “provinciale”, incontrando antropologi e scrittori, contadini ed eremiti, storici e musicisti.
«Sia “Il Provinciale” che “Linea Verde Start” sono due programmi che amo molto, con entrambi cerchiamo di fare cultura, di utilizzare un lessico abbastanza colto però semplice, comprensibile. Il mio modo lento e cadenzato di parlare credo aiuti perché mi scrivono per dirmi che piace, che si capisce bene. “Il Provinciale” è per me come un figlio, quando parlo di questo programma è come se parlassi di mia figlia Petra. Un lavoro certosino e artigianale in cui si racconta antropologia, filosofia, storia, letteratura, pittura, scultura,… come si è creato il nostro Paese e perché i territori hanno plasmato la gente che ci vive. La provincia non è la periferia, “messo al margine”. È un contenitore di sapienza, di saperi, di valori. Lavoro con una squadra di autori pazzesca, abbiamo un filosofo, un antropologo, un critico letterario, un giornalista… abbiamo dato veramente spessore al lavoro andando a cercare personaggi importantissimi per il nostro paese ma talvolta dimenticati. Faccio quello che mi piace, non aspiro ad altro: mi piace fare questo, lo vorrei fare sempre meglio».
“Linea Verde Start” e “Il provinciale” sono programmi prodotti dalla Direzione Intrattenimento Day Time.
Attrice, acting-coach, regista e fondatrice della scuola di recitazione “La Scugnizzeria”, Maddalena Stornaiuolo è il nuovo agente di polizia dell’IPM (Istituto di Pena Minorile), nella terza stagione della fortunata serie televisiva di Rai2 Mare Fuori. Maddalena, uno dei volti dell’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinque, da anni porta avanti con impegno e passione diversi progetti teatrali, cinematografici e televisivi. Approdata nel cast di Mare Fuori 3, l’attrice napoletana sembra essere molto legata al personaggio interpretato.
Maddalena Stornaiuolo ha dichiarato: «Ho sempre seguito in veste di spettatrice e fan, la serie Mare Fuori, quindi quando è arrivata la notizia in agenzia che avevo superato il provino, per me è stato un momento di gioia. Nonostante fosse un progetto già avviato da due anni, hanno accolto noi attori new entry in un modo spettacolare. Sul set si respira un bel clima, si lavora bene, con serenità e professionalità. Insieme al regista abbiamo lavorato sul personaggio di Maddalena. Ci piaceva l’idea di creare un personaggio che avesse empatia con le detenute, con le quali mi dovevo relazionare, con atteggiamenti protettivi, poiché minorenni. Questo significava di tenere comunque il pugno fermo, cercando al tempo stesso di mantenere una linea di morbidezza, di familiarità e accoglienza nei confronti dei ragazzi. È meraviglioso lavorare sul campo, seguire l’evoluzione del personaggio e poterlo fare con un regista che ti accoglie e con il quale c’è molto rispetto e scambio di idee. A tal proposito sono state aggiunte tante scene in cui in realtà io non dovevo esserci, quindi sono contenta dello spazio che mi è stato dato e non vedo l’ora di riprendere questa avventura».
Sono iniziate in Calabria le riprese di "Cercando Itaca", docufiction per la regia di Sergio Basso (regista che ha al suo attivo una copiosa produzione cinematografica e documentaristica a livello internazionale e che ha sperimentato anche nel campo dell’animazione e dei videogiochi) e la sceneggiatura dello stesso regista insieme a Filippo Ascione (tra i più importanti sceneggiatori del cinema italiano). Prodotto dalla Pega Production da un’idea di Giuseppe Gambacorta, con la fotografia di Davide Manca (C’e tempo, Delitti del Barlume, Pio La Torre) il film unirà genere documentaristico e fiction creando un racconto onirico e accattivante.
Il film ha vinto il Bando produzioni 2022 della Fondazione Calabria Film Commission, il Bando dei Selettivi alla Produzione del Ministero della Cultura, ed ha il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dei Comuni di Villa San Giovanni e di Melicuccà, della Camera di Commercio di Reggio, Vibo Valentia, del Museo di Biologia Marina e Paleontologia e del Kiwanis International.
Seguendo il viaggio di una ragazza di 18 anni, Arianna, che si trova a fare da guida a uno sperso Ulisse, incontreremo personaggi storici ed esperti scientifici che ci porteranno per mano nel patrimonio storico-artistico di tutta la Calabria: da Pentedattilo a Riace, da Capo Vaticano alla spiaggia abissale di Punta Pezzo e Cannitello, da Scilla e Cariddi, sopra e sotto la superficie del mare, dall’Aspromonte, passando da Crotone, presso il tempio di Hera Lacinia a Capo Colonna (KR), a Palmi e a Melicuccà, per arrivare infine a Reggio, con i suoi musei (in primis l’eccellenza del Museo Archeologico) e i suoi agrumeti di bergamotto, per l’unicità dei quali la città è stata definita Città del Bergamotto in ambito UNESCO.
Sarà l’occasione di scoprire le bellezze senza pari della città di Reggio Calabria e di intervistare eminenti rappresentanti delle millenarie e fervide attività portuali e commerciali della città.
La Pega Production Srl si occupa di commercio, produzione e coproduzione, di distribuzione e promozione di opere cinematografiche e televisive, di lungometraggio e cortometraggio, audiovisivi di ogni natura e genere, di produzione e realizzazione di prodotti videografici contenenti opere compilative prodotti educativi, didattici e scientifici.
Uscirà in sala il 2 marzo, distribuito da L’Altrofilm, “L’uomo che disegnò Dio”, lungometraggio drammatico diretto da Franco Nero. Il regista per la seconda volta dietro la macchina da presa, ricopre anche il ruolo di protagonista, interpretando un anziano insegnante di ritrattistica non vedente. Il film è stato interamente realizzato per 5 settimane a Torino, tra maggio e luglio 2021, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 - Azione III.3c.1.2 - bando “Piemonte Film TV Fund” e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Prodotto da Louis Nero per L’Altrofilm insieme al produttore americano Michael Tadross JR, Bernard Salzman e al russo Alexander Nistratov con le case di produzione Tadross Media Group e BullDog Brothers, in collaborazione con Rai Cinema. ”L'uomo che disegnò Dio" - realizzato con il sostegno e il contributo del Ministero della Cultura – vanta nel cast principale Stefania Rocca, Wehazit Efrem Abraham, Isabel Ciammaglichella, Diana Dell'Erba e Vittorio Boscolo, nonché i Premi Oscar Kevin Spacey e Faye Dunaway, insieme a Robert Davi e Massimo Ranieri.
Emanuele è un anziano, solitario e cieco, con un grande dono: la capacità di ritrarre chiunque semplicemente udendone la voce. Nessuno conosce questa "magia", tranne la sua assistente sociale Pola e gli studenti della scuola serale dove insegna ritrattistica a carboncino. La sua vita viene sconvolta quando Pola gli presenta due immigrate africane: Maria, una vedova che è venuta in Italia sperando in un futuro migliore, e sua figlia Iaia. Le due si trasferiscono da lui occupandosi in cambio della casa. Una sera, Iaia registra l’anziano mentre sta disegnando un suo ritratto e carica il video online. La "magia" diventa virale in brevissimo tempo. Emanuele viene notato dal “Talent Circus”, uno show televisivo che scopre straordinari talenti che sfrutta per audience. Una favola sulla necessità di riscoprire il miracoloso potere della dignità in un mondo dove il rumore dei media ha risolto il problema dell'imperfezione dell'uomo semplicemente eliminando il problema stesso.
Ispirato a una storia vera, il soggetto del film è di Eugenio Masciari e la sceneggiatura, a sei mani, è a cura dello stesso regista con Eugenio Masciari e Lorenzo De Luca.
Louis Nero, l’americano Zeno Pisani, Michael Tadross, Bernard Salzman e Alexandre Nistatrov sono i produttori esecutivi.
Mara Venier supera se stessa e sfiora il 40% di share con la puntata di “Domenica In” dedicata al Festival di Sanremo, andata in onda ieri 12 febbraio in diretta dal Teatro Ariston. La prima parte del programma ha registrato uno share del 38,3%, tenendo davanti alla tv 5.367 milioni di telespettatori e raggiungendo picchi del 42.22%. Eccellenti anche gli ascolti degli altri segmenti: 30,7% per la presigla con 4.571 di telespettatori, 35,8% e il 30,4% per la seconda e la terza parte, con rispettivamente 4.685 e 4.258 di individui. La prima, seconda e terza parte ha registrato una media complessiva del 34.81% (la più alta dal 2019) e 4.777 telespettatori, superando i 9.5 milioni di copertura, quanto a telespettatori che si sono sintonizzati almeno una volta con il programma di Rai1.
«Un quadro che conferma “Domenica in” l’appuntamento più atteso del post Sanremo – sottolinea la Direttrice dell’Intrattenimento Day Time Simona Sala- capace di conquistare tutte le fasce di pubblico». Straordinari infatti anche i dati che riguardano i più giovani: share del 41.88% tra i 15-24 anni, valore che sale del 43% nel target 15-19 anni. E share del 40% tra i laureati. «Dati eccellenti – conclude Sala - che chiudono una settimana ottimi ascolti per tutti i programmi dell’Intrattenimento Day Time della Rai».
Da lunedì 6 a venerdì 10 febbraio 2023, Alberto Matano si traferirà a Sanremo con "La vita in diretta". Dal Teatro del Casinò della Città dei Fiori tanti gli ospiti e i giornalisti che si alterneranno per commenti, curiosità e riflessioni sulla kermesse musicale. Un racconto arricchito dagli imprescindibili inviati del programma, “la nostra voce e inostri occhi dove tutto accade in tempo reale”, tra interviste ai cantanti e anticipazioni. Anche quest’anno ci sarà Giovanna Civitillo con le sue cartoline dall’Ariston - incontri ravvicinati con le star e dietro le quinte della 73ª edizione del Festival della Canzone italiana. Ma soprattutto uno spazio aperto, in diretta, che accogliere cantanti e protagonisti prima della gara.
Anche quest’anno, dal 6 febbraio "Oggi è un altro giorno" con Serena Bortone andrà in onda, come sempre alle 14.05 su Raiuno, in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo per raccontare la settimana del Festival 2023.
Ogni giorno il programma ospiterà i vari cantanti in gara e tanti altri artisti. Inoltre, in studio, due grandi voci della canzone: lunedì 6 e martedì 7 arriverà infatti Fausto Leali mentre mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 Iva Zanicchi.
E poi ancora Guillermo Mariotto e Alessandro Egger, reduce dal grande successo di Ballando con le Stelle e Gianni Dall’Aglio, storico batterista di Lucio Battisti. Ed ancora, la “Cassazione del Festival” Marino Bartoletti, e l’ironia surreale della signora Emma Coriandoli, alias Maurizio Ferrini. Con loro il gruppo degli “affetti stabili” Jessica Morlacchi, Antonio Mezzancella, Massimo Cannoletta, Romina Carrisi, Laura Freddi, Samuel Peron, Valerio Scanu e Francesco Oppini.
Inoltre, nella platea del Teatro del Casinò siederanno gli studenti dei licei e delle scuole professionali di Sanremo che potranno interagire con il cast della trasmissione. Ma anche altre sorprese, che saranno svelate via via, attendono il pubblico del programma durante la settimana sanremese.
Non mancheranno naturalmente i collegamenti con Domenico Marocchi dalla porta carraia del teatro Ariston ed una finestra speciale sul Suzuki Stage in Piazza Colombo dove quest’anno sono previsti concerti ed incontri con tanti artisti (Achille Lauro, Annalisa, Piero Pelù, La Rappresentante di Lista, Francesco Renga e Nek). Senza dimenticare la nave a largo del porto della città ligure.
Appuntamento dunque con Serena Bortone ed "Oggi è un altro giorno" dal 6 febbraio alle 14.05 Rai 1.
Gianfranco Agus, storico inviato a Sanremo, che non compare in video da 7 anni, ha scelto “BellaMa’” per il suo ritorno a Sanremo. Un gentiluomo della tv italiana, che sul red carpet del Teatro Ariston è di casa. Il programma condotto da Pierluigi Diaco, che mette a confronto generazione Z e boomer, in onda su Rai 2 dal lunedì al venerdì dalle 15.25, seguirà il festival anche grazie ai collegamenti con Gianmaurizio Foderaro, storica voce di RadioRai e uno dei massimi esperti di musica, che intervisterà i cantanti in gara e gli ospiti del Festival. Prevista inoltre una puntata speciale nel pomeriggio di sabato 11 febbraio.
Nello Studio 1 della Dear - Fabrizio Frizzi di Roma, invece, Pierluigi Diaco sarà accompagnato nel viaggio della settimana sanremese, a partire dal 6 febbraio, da Adriana Volpe e dai cantanti Marco Carta (vincitore a Sanremo nel 2009) e Manuela Villa, che ogni giorno si esibiranno dal vivo con le canzoni più amate del Festival. A loro si aggiungerà mercoledì 8, giovedì 9 e venerdì 10 anche il grande Nicola Di Bari, e venerdì 10 anche il grande Al Bano.
Durante la settimana altri super ospiti commenteranno il Festival con la generazione Z e i boomer di BellaMa’: lunedì 6 Mal, martedì 7 Bobby Solo e per venerdì 10 è atteso un altro grande nome della musica leggera italiana, direttamente dal palco dell’Ariston.
Ogni giorno opinionisti e concorrenti delle due generazioni racconteranno il Festival di Sanremo a loro modo, realizzando reel e TikTok.
Lunedì 13 febbraio, quando le luci del Festival saranno spente, BellaMa’ chiuderà il ciclo “Tutti cantano Sanremo” (partito a novembre), con l’ultima puntata per fare un bilancio di questa edizione del Festival della musica italiana. In studio con Pierluigi Diaco: Adriana Volpe, Antonella Elia, Manuela Villa, Marco Carta, Gianfranco Agus e Gianmaurizio Foderaro che racconteranno il dietro le quinte del loro viaggio sanremese.
“Muschio Selvaggio” si trasferisce a Sanremo per seguire dal vivo la kermesse musicale più attesa dell’anno, il Festival di Sanremo. In collaborazione con le direzioni Intrattenimento Day Time e Rai Play e Digital, il podcast andrà in onda per la prima volta in televisione, in esclusiva su RAI 2 per 15 minuti alle 18:45 tutti i giorni, dal 7 all’11 febbraio (per un totale di cinque puntate).
La puntata, nella versione integrale da 40 minuti circa, sarà poi disponibile sulle piattaforme di streaming Rai, RaiPlay e RaiPlay Sound, a partire dalle ore 19:00.
Muschio Selvaggio, il podcast ideato da Fedez e Luis Sal che conta 1,11 milioni di iscritti e oltre 177 milioni di visualizzazioni, arriva per la prima volta in televisione. I due conduttori cureranno la striscia quotidiana, al tavolo di Muschio Selvaggio si alterneranno ogni giorno ospiti diversi per raccontare il Festival, i retroscena e le sue innumerevoli curiosità.
Dal 21 gennaio per quattro settimane il sabato su Rai1 alle 12.00 Linea Verde Discovery ci porta alla scoperta del patrimonio agricolo, sociale e culturale di Roma e della sua Campagna. Cicerone di questo viaggio eccezionale Monica Caradonna che, nel corso delle quattro puntate, incontrerà i protagonisti delle produzioni d’eccellenza della campagna romana e ci porterà a conoscere la storia, il presente e l’avvenire che caratterizzano da millenni un racconto di qualità.
Il vino dei Castelli Romani, l’olio extravergine d’Oliva della Sabina, e poi il racconto dei frutti della terra ed infine l’arte e l’amore del fare il pane. Una narrazione che porterà il pubblico a cogliere fino in fondo il valore di terroir unici, di intuizioni e della capacità di progettare il futuro di un luogo.
Nella prima puntata, “Le vie del vino” con Monica Caradonna faremo un viaggio alla scoperta della storia e delle vocazioni del terroir dei Castelli Romani. I terreni vulcanici della campagna di Roma oggi, infatti, rappresentano un luogo di origine di vini d’eccellenza.
Incontreremo i grandi protagonisti della vigna, conosceremo i vitigni che costituiscono il dna di quelle produzioni che negli ultimi anni stanno conquistando sempre più appassionati. Scopriremo il lavoro di ricerca che si sta portando avanti per valorizzare i vitigni autoctoni che parlano il dialetto del territorio.
Le origini del vino risalgono alla notte dei tempi e il suo valore è testimoniato dalla scelta operata presso le antiche culture nell’attribuirgli un ruolo divino. Con i greci era Bacco, con i romani Dioniso, e sono proprio i Romani a portare nel mondo l’arte della coltivazione della vite.
Da mercoledì 11 gennaio torna su Rai2, per un’ultima emozionante stagione, "La Porta Rossa 3", ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi. Dopo il successo della prima (2017) e della seconda serie (2019), quattro nuove prime serate per accompagnare il pubblico verso il gran finale. ‘La Porta Rossa’ è una coproduzione Rai Fiction - Garbo Produzioni, con la regia di Gianpaolo Tescari.
Sono passati tre anni da quando Vanessa (Valentina Romani) se n’è andata via con Federico (Carmine Recano) senza voltarsi indietro, lasciando Cagliostro (Lino Guanciale) intrappolato tra la vita e la morte. Oggi la ragazza frequenta un’università in Slovenia, il Centro Studi di Parapsicologia.
Cagliostro ha rotto ogni rapporto con lei e, quando Eleonora (Cecilia Dazzi) chiede il suo aiuto per liberarla dalle influenze di quel posto misterioso, lui si rifiuta. Anna (Gabriella Pession) sta per lasciare la città, ha vinto un concorso come giudice a Siena e spera finalmente in un nuovo inizio per lei e sua figlia. Il commissario Paoletto (Gaetano Bruno) si trova ad affrontare, allo stesso tempo, i problemi della città e un mistero affettivo: nonostante il loro rapporto sembrasse andare a gonfie vele, Stella (Elena Radonicich) gli ha chiesto una pausa ed è scomparsa. Una notte, durante un corteo di protesta contro una centrale elettrica ad alto impatto ambientale - che vede coinvolto anche Filip (Pierpaolo Spollon) - la città di Trieste precipita nell’oscurità. Tra gli inconvenienti del grande blackout c’è anche un brutto incidente stradale: un veicolo finisce fuori strada andando a fracassarsi in una scarpata. La persona che era alla guida muore. Si tratta di una morte destinata a cambiare le sorti di tutti i personaggi e a portarli – per l’ultima volta – a indagare insieme con sviluppi drammatici e imprevedibili. Anna e Paoletto da un lato; Vanessa e Cagliostro dall’altro, ma con una grossa novità: in questo caso entrambi potrebbero essere colpevoli. Sospetteranno l’uno dell’altra, mentre cercano di capire quale sia l’invisibile ma fortissimo filo che li lega da sempre. Riusciranno a scoprirlo? E alla fine riuscirà Cagliostro a varcare la Porta Rossa?
Tappa importante quella di lunedì 19 dicembre per L’Eredità, il più longevo game show della televisione italiana, che vedrà in onda la puntata numero 1000 per Flavio Insinna alla conduzione. Sera dopo sera, tutti i giorni alle 18.50 su Rai 1, Insinna, al suo quarto anno di conduzione, ha ormai instaurato un rapporto speciale con il pubblico della rete ammiraglia.
Non mancheranno anche nella millesima puntata di Flavio Insinna da conduttore la sua allegria, le domande sfidanti, la professionalità e l’impegno costante e quotidiano, insieme alla simpatia dei Professori e ai tantissimi giochi che si susseguono nel programma, prodotto da Intrattenimento Day Time in collaborazione con Banijay Italia, che tiene tutti incollati al televisore.
L’Eredità è un format entrato nel cuore degli italiani, con le sue 4933 puntate ha invitato a giocare più di 25.000 concorrenti. A turni di 7 ogni sera, gli sfidanti, con un’età media di 37 anni, affrontano un percorso che si conclude come sempre con il tentativo da parte del Campione di puntata di vincere il montepremi al gioco finale de La Ghigliottina. L’imperdibile appuntamento che ogni sera sfida anche il pubblico da casa è il gradino finale verso il successo per molti: tra i tanti partecipanti al game show, è Guido Gagliardi il concorrente che ha vinto di più (con 316.250,00€ e 5 ghigliottine indovinate), mentre Massimo Cannoletta è il concorrente che ha partecipato a più puntate consecutive (51 puntate con 8 ghigliottine indovinate e 280.000€ di montepremi).
L’Eredità è realizzato all’interno dello Studio 4 degli Studi televisivi Fabrizio Frizzi (ex Dear) a Roma.
Dal 5 dicembre su Rai2 dalle 8 alle 8.30, dopo l’appuntamento con “Viva Rai2”, con Fiorello, andrà in onda “…E Viva il Videobox”, un programma a caccia di “talenti”. Una rassegna di esibizioni con cantanti, barzellettieri, prestigiatori e performer di ogni genere per valorizzare il talento. Una giostra di voci dalle mille sfumature. Uno spin off di Viva Rai2 con incursioni a sorpresa di personaggi noti.
Ci sono delitti che ci colpiscono più di altri, che ci turbano nel profondo. Perché succedono? Perché accadono in quel tempo? Nel quarto appuntamento di “Cronache Criminali”, lunedì 28 novembre in seconda serata su RAI1, Giancarlo De Cataldo ripercorre la storia di Giulia Ballestri, brutalmente uccisa dal marito Matteo Cagnoni.
Da uno studio virtuale, lo scrittore e sceneggiatore, già magistrato, tra i massimi esperti di crime, Giancarlo De Cataldo, conduce gli spettatori dentro quella storia e dentro quel tempo, per comprenderne meglio i contorni. Un omicidio definito dai giudici “lucido, feroce e senza pentimento”, che ha scosso profondamente la comunità ravennate e non solo, maturato all’interno di una delle famiglie più note della città.
È il 18 settembre del 2016 quando alla Questura di Ravenna arriva la denuncia della scomparsa di Giulia Ballestri, una giovane donna di trentanove anni, madre di tre bambini. L'improvvisa sparizione appare fin da subito come un caso insolito agli occhi degli inquirenti, i quali non credono a un allontanamento volontario, e si muovono immediatamente nel solco della sua vita privata. La donna è sposata con Matteo Cagnoni, un dermatologo di fama nazionale, che conta numerose apparizioni in vari programmi televisivi, rampollo di una delle famiglie più in vista della borghesia di Ravenna: un uomo al di sopra di ogni sospetto, si direbbe. Le indagini mettono, però, in luce il rapporto ossessivo che Cagnoni aveva instaurato con la moglie, e come la controllasse costantemente. Proprio quando Giulia conosce un altro uomo e decide di porre fine a quella relazione che non la fa sentire libera, il marito premedita un delitto, attuato poi efferatamente.
Cronache Criminali, un format originale di approfondimento true crime coprodotto da Rai Approfondimento e Verve Media Company con capoprogetto Giovanni Filippetto, attraverso i filmati esterni realizzati da Alessio Ferraro, ricostruisce l’omicidio di Giulia Ballestri attraverso le interviste di chi, a vario titolo, si è interessato alla vicenda, come il Pubblico Ministero che ha guidato le indagini, le Forze dell’Ordine che vi hanno preso parte, l’avvocato della famiglia, e tanti altri. Un racconto corale su un singolo caso di cronaca che inquadra la vicenda in un contesto più ampio, permettendo una riflessione più profonda sul fenomeno del femminicidio.
Nel corso delle puntate, “Cronache Criminali, ripercorre undici casi di cronaca iconici, undici storie che, dagli Anni ‘60 ad oggi, hanno fatto epoca, segnando il destino delle vittime, ma anche la nostra società. Con le testimonianze, spesso esclusive dei protagonisti, l’utilizzo di materiali d’indagine ed investigativi originali, la collaborazione con le autorità, l’accesso ad archivi privati e gli innumerevoli materiali delle Teche RAI e archivi di media locali, il programma affronta ogni caso e ne indaga i molteplici aspetti: l’approfondimento del delitto e delle vicende giudiziarie connesse contestualizzando il periodo storico, le caratteristiche ambientali in cui sono accaduti i fatti e il profiling psicologico dei personaggi coinvolti.